1940
1940-1943
Viale Livio Salinatore, 17 - Forlì
Dedicata al nipote del Duce morto a soli vent’anni, la Scuola elementare «Sandro Italico Mussolini» venne realizzata per sopperire alla carenza di strutture educative. L’edificio si presenta come un’architettura estremamente semplice e l’armonia dell’esterno è realizzata con un misurato alternarsi di masse.
Privo di elementi artistici e decorativi, nella sua linearità la scuola è un importante esempio di costruzione ad angolo.
Nel corso del Novecento un particolare impegno venne impiegato nella costruzione di strutture scolastiche ed educative, Benito Mussolini fece destinare alla realizzazione di questa scuola elementare un milione di Lire.
Questo, come altri complessi educativi, venne concepito prevedendone un ulteriore uso come sanatorio estivo. L’area che avrebbe ospitato l’edificio venne individuata in base a specifiche necessità: la vicinanza al fiume e a estese aree verdi avrebbe permesso di utilizzare la struttura come colonia solare per il periodo estivo; questa doppia destinazione avrebbe in parte risolto i problemi dei popolosi quartieri di Ravaldino e Schiavonia.
La Scuola elementare «Sandro Italico Mussolini» sorgeva su un terreno di 5.000 mq, 3.500 dei quali erano destinati alla colonia solare; il progetto prevedeva anche un accesso diretto al fiume, che però non venne mai realizzato.
La scelta della forma tipica d’angolo per la pianta suggeriva l’idea che la scuola dovesse diventare il polo di una zona dallo specifico valore urbano ma, progettato nel secondo Ventennio fascista, risentì inevitabilmente degli eventi bellici.
Per le difficoltà economiche dovute allo scoppio del conflitto, l’edificio venne realizzato con una struttura a muratura portante anziché in ferro; inoltre ben poche concessioni vennero fatte ai materiali di rivestimento, il cemento bocciardato bianco venne preferito al travertino tipico dei prestigiosi edifici pubblici.

Anche gli interni si contraddistinsero per una modesta semplicità: il travertino venne utilizzato solo nelle scale monumentali, e spesso furono impiegati materiali più tradizionali come il linoleum-sughero, che permisero di contenere i costi.
Per quanto costituisca un buon esempio di architettura ad angolo la scuola ha un qualche valore dal punto di vista architettonico solamente a livello regionale.
Negli anni sono state apportate alcune modifiche per rispondere alle mutate esigenze: l’originaria abitazione del custode sita al piano attico non esiste più; sono stati realizzati nuovi spazi come una grande aula magna e una serie di laboratori didattici.
Con un aspetto praticamente immutato, l’edificio oggi è la sede dell’Istituto Statale d’Arte di Forlì e rimane un punto di riferimento per il viale di Circonvallazione.
Attualmente non ha un valore politico, ma poiché è l’unico istituto d’arte della provincia costituisce un possibile fulcro di valorizzazione artistica e culturale.
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