Bartoletti

Rimorchi e carrozzeria

Anno di costruzione

1937-1938

Indirizzo

Via Zampeschi - Forlì

In breve

La ditta Bartoletti inizia la sua storia alla fine dell’Ottocento, vive più di una stagione da protagonista degli autotrasporti, e ancora oggi si occupa di rimorchi e carrozzeria.

Nascita

Nel 1873, nella frazione di Carpinello, il fabbro Ermenegildo Bartoletti gestiva una piccola bottega per la costruzione di calessi, carrozze e carri agricoli; con il ritorno dei tre figli dalla Prima guerra mondiale, l’attività paterna poté contare su nuova inventiva e nuove conoscenze. Nel 1921 l’azienda Bartoletti contava ancora solo otto operai, ma con l’affermarsi dell’auto e dell’autocarro la produzione si specializzò nella costruzione di rimorchi.

Nel 1929 nacque la ditta E. Bartoletti e Figli.

Luogo

Il 1932 fu un anno di grandi cambiamenti per i Bartoletti: il padre si ritirò dall’attività e, quello stesso anno, venne registrato il brevetto del rimorchio a tre assi «a volta corretta», un’innovazione che permetteva al rimorchio di mantenere la stessa traiettoria dell’autocarro; questo brevetto ebbe un enorme successo.

La ditta Bartoletti divenne presto produttrice di rimorchi e autocarri sia per il mercato italiano che per quello internazionale, e ben presto i locali della frazione di Campiello non furono più in grado ospitare un’impresa costantemente in crescita. Nell'agosto del 1937, il Comune di Forlì rilasciò un’apposita licenza per la costruzione di un fabbricato a uso industriale e abitazione civile nei pressi della stazione ferroviaria. Il 25 luglio 1939, alla presenza di Benito Mussolini venne inaugurato il nuovo stabilimento della ditta Bartoletti.

Situata vicino alla Stazione Ferroviaria, la nuova sede aveva un fronte di 400 m, parallelo alla linea ferroviaria Bologna-Forlì-Ancona, e si sviluppava su un'area di circa 10.000 m2, di cui 4500 erano coperti per ospitare l’officina e gli uffici. Il nuovo imponente stabilimento diede subito i suoi frutti: arrivarono commissioni dalla Fiat per la realizzazione di autobus urbani, realizzò ambulanze e progettò rimorchi innovativi, e durante la Seconda guerra mondiale fu a servizio delle forze armate.

Nel 1944, in seguito ai bombardamenti, lo stabilimento Bartoletti subì ingenti danni, ma fu comunque in grado di rinascere dalla devastazione. La produzione vantava veicoli strada-rotaia, semirimorchi, rimorchi per il trasporto di carri armati. Negli anni Cinquanta i Bartoletti realizzarono qualcosa di ancora più moderno: un autocarro destinato al trasferimento delle automobili Ferrari che fece storia.

Nel 1958 la ditta Bartoletti assorbì la Società Anonima Officine di Forlì, storica industria siderurgica forlivese, decretandone in questo modo la salvaguardia dei posti di lavoro. Dopo questa acquisizione, nel 1961, i Bartoletti avevano a disposizione un'area coperta di 30.000 m2 e una scoperta di 75.000 m2, 900 dipendenti, di cui 75 impiegati, e utilizzavano circa 500 macchine utensili, per circa 2.000 KW di potenza, tra cui spiccavano impianti per officina meccanica, carrozzeria, stampaggio, forgiatura, carpenteria leggera e pesante, fonderia ghisa generica e speciale.

Nel 1977 la famiglia aveva già una sede distaccata a Napoli e ormai era uno dei principali produttori nazionali di rimorchi. L’impresa tornò agli onori della cronaca quando costruì il rimorchio che servi a trasportare la famosa barca Azzurra, che nel 1983 partecipò alla Coppa America di vela.

Per quanto la sede di via Leonardo Da Vinci fosse grande e ben strutturata, già da anni infatti disponeva di un dopo lavoro di una mensa e di uno spaccio aziendale, non riusciva più a contenere la filiera produttiva; perciò, nel 2000, la Bartoletti lasciò il centro urbano per tornare nella periferia di Forlì, in via Zampeschi.

Purtroppo la nuova espansione aziendale coincise con la crisi economica del settore che condusse la Bartoletti al fallimento nel 2004.

Oggi

Dopo il fallimento, la Bartoletti ha ripreso la sua attività nella sede di via Zampeschi.